martedì 5 novembre 2013
venerdì 1 novembre 2013
i nostri succhi di frutti di bosco 100% naturali
Abbiamo scelto consapevolmente di intervenire il meno possibile sul succo che otteniamo spremendo i nostri frutti di bosco. Anche se questo si traduce in un primo impatto un po' brusco. In realtà confidiamo nel fatto che ne venga apprezzata la naturalità e la versatilità. Ai nostri succhi di frutti di bosco, infatti, abbiamo aggiunto solo una piccolissima quantità d'acqua naturale (circa il 25%, il minimo indispensabile per renderli imbottigliabili) e una minuscola quantità di zucchero (lo aggiungiamo solo se gli zuccheri naturalmente presenti nel succo non sono sufficienti per raggiungere i quantitativi minimi di zuccheri richiesti dalla legge ai fini della conservabilità). I nostri succhi, quindi, non sono ruffiani: anzi, al primo assaggio possono risultare un po' selvatici. Ma dietro la loro scorza ruvida si nasconde una straordinaria versatilità: si prestano infatti a tantissimi utilizzi. Possono essere semplicemente allungati con dell'acqua, impiegati per preparare degli aperitivi (magari con dello spumantino) o dei cocktail, imbibire biscotti, pan di spagna o altri prodotti da forno, preparare dolci o bevande calde ...
mercoledì 30 ottobre 2013
venerdì 18 ottobre 2013
mirtilli a riposo come guerrieri dopo una battaglia
stanchi ma fieri di quanto prodotto nelle settimane scorse, i mirtilli si sono già preparati ad affrontare l'inverno. Leggeri per i rami appena potati, si godono una splendida mattinata d'autunno.
martedì 15 ottobre 2013
lunedì 7 ottobre 2013
domenica 22 settembre 2013
piccoli Goji crescono
in molti parlano delle straordinarie proprietà del Goji. Per esempio:
ed è per questo che abbiamo iniziato a coltivarlo.
martedì 27 agosto 2013
lunedì 26 agosto 2013
sabato 24 agosto 2013
martedì 20 agosto 2013
venerdì 16 agosto 2013
mercoledì 24 luglio 2013
giovedì 18 luglio 2013
domenica 14 luglio 2013
martedì 11 giugno 2013
I fondi del caffè
Sono numerosissime le fonti che descrivono le proprietà ed i possibili utilizzi dei fondi del caffè. Vi proponiamo un riferimento fra i tanti:
http://www.stilenaturale.com/news/1240/Come-si-utilizzano-i-fondi-di-caff%C3%A8-in-casa-in-giardino-nella-cosmesi.html
In particolare sono un ottimo concime per le piante acidofile o che amano terreni subacidi come i nostri mirtilli, i nostri lamponi, il nostro ribes, le nostre fragole, le nostre fragoline di bosco e la nostra uva spina. Quindi se proprio non sapete cosa farne o non potete utilizzarli in nessun modo, sappiate che potete portarli da noi. Ve ne saremo grati e li utilizzeremo per rendere le nostre produzioni ancora migliori.
http://www.stilenaturale.com/news/1240/Come-si-utilizzano-i-fondi-di-caff%C3%A8-in-casa-in-giardino-nella-cosmesi.html
In particolare sono un ottimo concime per le piante acidofile o che amano terreni subacidi come i nostri mirtilli, i nostri lamponi, il nostro ribes, le nostre fragole, le nostre fragoline di bosco e la nostra uva spina. Quindi se proprio non sapete cosa farne o non potete utilizzarli in nessun modo, sappiate che potete portarli da noi. Ve ne saremo grati e li utilizzeremo per rendere le nostre produzioni ancora migliori.
mercoledì 5 giugno 2013
mercoledì 29 maggio 2013
Storia di un raperonzolo
il seme ...
un mese dopo ...
il raperonzolo viene ripicchettato ...
a circa sei mesi dalla semina è pronto per essere raccolto ...
viene quindi estratto dal terreno facendo attenzione a mantenere integra la pregiatissima radice ...
quindi viene lavato ...
ed è quindi pronto per essere gustato. Ad esempio con le uova (grazie Anto per la foto!) ...
ma se non lo si cogliesse, circa nove mesi dopo la semina sarebbe prossimo alla fioritura ...
ed in breve fiorirebbe ...
i bellissimi fiori del raperonzolo (si tratta di campanule peraltro commestibili e spesso usate dagli chef per decorare i piatti a base di raperonzoli), appassendo, restituiscono il seme. Il cerchio della vita.
un mese dopo ...
il raperonzolo viene ripicchettato ...
a circa sei mesi dalla semina è pronto per essere raccolto ...
viene quindi estratto dal terreno facendo attenzione a mantenere integra la pregiatissima radice ...
quindi viene lavato ...
ed è quindi pronto per essere gustato. Ad esempio con le uova (grazie Anto per la foto!) ...
ma se non lo si cogliesse, circa nove mesi dopo la semina sarebbe prossimo alla fioritura ...
ed in breve fiorirebbe ...
i bellissimi fiori del raperonzolo (si tratta di campanule peraltro commestibili e spesso usate dagli chef per decorare i piatti a base di raperonzoli), appassendo, restituiscono il seme. Il cerchio della vita.
mercoledì 22 maggio 2013
I primi raperonzoli in fiore
ieri, Martedì 21/05/2013, la prima fioritura di raperonzoli
dai fiori trarremo il seme per le prossime semine: il cerchio della vita.
dai fiori trarremo il seme per le prossime semine: il cerchio della vita.
martedì 14 maggio 2013
l'avvistamento
alcuni giorni orsono ci siamo imbattuti in questo avvistamento
Non essendo esperti di ornitologia non sappiamo di che uccello si tratti. E' forse un piccolo fagiano, magari uno di quelli rilasciati in questi giorni dalle associazioni di cacciatori? Boh!
Fragole e fragoline di bosco
la nostra serra di fragole e fragoline di bosco
oggi, Martedì 14-05-2013, il primo raccolto significativo di fragole e fragoline di bosco
oggi, Martedì 14-05-2013, il primo raccolto significativo di fragole e fragoline di bosco
e non si poteva che finire la giornata in questa maniera
sabato 4 maggio 2013
Raperonzoli
E' una delle nostre principali colture. Sempre disponibile. Direttamente dal produttore al consumatore.
Il raperonzolo o Campanula rapunculus, conosciuto anche come raponzolo, è un ortaggio spontaneo. In dialetto bresciano è noto come ramponsol.
Il raperonzolo è conosciuto da sempre nella cultura contadina per i molti usi che ne vengono fatti. Infatti, tutte le sue parti - fiori, foglie e radice - sono utilizzate sia in ambito alimentare che medicinale e proprio per questo motivo, in alcune regioni poco fertili è chiamato anche ortaggio dei poveri. A causa della sua versatilità, e per il suo gusto estremamente delicato, sta diventando sempre più ricercato e apprezzato soprattutto da una nicchia di intenditori.
Ai giorni nostri, viene considerata il “tartufo delle specie alimurgiche”, una preziosa prelibatezza, dal sapore che ricorda quello della noce e della nocciola, da consumare da sola in insalata o insieme ad altre erbe.
Uso Alimentare
Il raperonzolo è un’apprezzata e ben nota specie commestibile assai ricercata. Della pianta si può mangiare tutto: foglie, fiori e radici. Il gusto della radice ricorda quello delle nocciole. Foglie e fiori hanno invece un gusto leggermente amarognolo e un leggero profumo di bosco. Foglie basali e radici arricchiscono col loro sapore amarognolo ma gradevole, in miscuglio con altre erbe, le insalate, le zuppe, le minestre e le torte.
Le radici possono essere consumate sia fresche che cotte. Da fresca la pianta è consumata intera (foglie e radici sottili) in una deliziosa insalata, eventualmente con aggiunta di scaglie di grana.
In alternativa è possibile attendere l’ingrossamento delle radici, che possono diventare lunghe fino a 10 cm, e consumarle cotte, per esempio fritte nel burro. I giovani germogli, in primavera, una volta sbollentati possono essere consumati come asparagi. Ma viene utilizzato anche per preparare squisite frittate, splendidi risotti, etc.
Uso Farmacologico
Il raperonzolo è una verdura molto indicata per i diabetici in quanto priva di amido, è ricco di vitamina C, fibre, proteine e sali minerali.
L’inulina e la vitamina C presenti nella radice la rendono un efficace diuretico e rinfrescante. In particolare l’inulina, un oligosaccaride composto da catene di fruttosio, favorisce la digestione, riduce la produzione di gas intestinali ed ha un effetto lassativo. Ha proprietà antisettiche ed antiinfiammatorie. Con le foglie e i fiori, lasciati in infuso, si prepara un colluttorio utile a combattere il mal di gola e le infiammazioni del cavo orale.
Alcune ricette
INSALATA FRESCA di RAPERONZOLO Condire i raperonzoli con sale, olio, aceto (o se si preferisce limone) e scaglie di grana. Se i raperonzoli sono di piccola taglia li si lasci interi.
INSALATA DI RADICI
Raponzoli, carote, ravanello, comprese le foglie; condire con un battuto di olio extravergine di oliva, aglio e prezzemolo tagliato finissimo e sale grosso.
RISOTTO con RAPERONZOLO
Con tre cucchiai d’olio d’oliva soffriggere 50 g di scalogno trito; una volta imbiondito, aggiungere 50 g di pasta di salame e lasciarla soffriggere qualche minuto. Bagnare con vino bianco, aggiungere 150 g di radici di raperonzolo (Campanula rapunculus) a cubetti, lasciare qualche minuto in cottura, aggiungere 300 g di riso e bagnare con brodo. A tre quarti di cottura aggiungere le foglie di raperonzolo; mantecare il risotto con parmigiano e burro. Guarnire con qualche fogliolina fresca di raperonzolo.
UOVA con RAPONZOLI e CACIOTTA
Per gustare il raffinato sapore del raponzolo alla maniera del tartufo, basta prendere una padella, vi mettete a scaldare un poco di olio extra vergine di oliva; poi vi rompete 3 o 4 uova lasciando cadere solo il bianco dell’uovo. Appena l’albume diventa bianco unitevi i piccoli pezzi di caciotta primo sale o di mozzarella e fate cuocere per 2 minuti. Unite anche i rossi dell’uovo, un pizzico di sale e 3-4 radici di raponzolo tagliate a rondelline sottili. A cottura ultimata spolverate le uova con un trito finissimo fatto con le foglie di raponzolo e servitele calde con del pane tostato irrorato con un filo di olio extra vergine di oliva.
MINESTRA con RAPERONZOLO
Utilizzare: Silene vulgarìs, Campanula rapunculus , Papaver rhoes e Crepis vesicaria o sancta. Pulire e scottare in acqua salata. Scolare, strizzare e tagliuzzare. In una pentola fare un soffritto di aglio, cipolla e carota; aggiungere le erbe, patate, fagioli (precedentemente lessati) e cavolo nero. Allungare con brodo vegetale. Si serve su fette di pane abbrustolite e con un filo d'olio d'oliva.
Il raperonzolo o Campanula rapunculus, conosciuto anche come raponzolo, è un ortaggio spontaneo. In dialetto bresciano è noto come ramponsol.
Il raperonzolo è conosciuto da sempre nella cultura contadina per i molti usi che ne vengono fatti. Infatti, tutte le sue parti - fiori, foglie e radice - sono utilizzate sia in ambito alimentare che medicinale e proprio per questo motivo, in alcune regioni poco fertili è chiamato anche ortaggio dei poveri. A causa della sua versatilità, e per il suo gusto estremamente delicato, sta diventando sempre più ricercato e apprezzato soprattutto da una nicchia di intenditori.
Ai giorni nostri, viene considerata il “tartufo delle specie alimurgiche”, una preziosa prelibatezza, dal sapore che ricorda quello della noce e della nocciola, da consumare da sola in insalata o insieme ad altre erbe.
Uso Alimentare
Il raperonzolo è un’apprezzata e ben nota specie commestibile assai ricercata. Della pianta si può mangiare tutto: foglie, fiori e radici. Il gusto della radice ricorda quello delle nocciole. Foglie e fiori hanno invece un gusto leggermente amarognolo e un leggero profumo di bosco. Foglie basali e radici arricchiscono col loro sapore amarognolo ma gradevole, in miscuglio con altre erbe, le insalate, le zuppe, le minestre e le torte.
Le radici possono essere consumate sia fresche che cotte. Da fresca la pianta è consumata intera (foglie e radici sottili) in una deliziosa insalata, eventualmente con aggiunta di scaglie di grana.
In alternativa è possibile attendere l’ingrossamento delle radici, che possono diventare lunghe fino a 10 cm, e consumarle cotte, per esempio fritte nel burro. I giovani germogli, in primavera, una volta sbollentati possono essere consumati come asparagi. Ma viene utilizzato anche per preparare squisite frittate, splendidi risotti, etc.
Uso Farmacologico
Il raperonzolo è una verdura molto indicata per i diabetici in quanto priva di amido, è ricco di vitamina C, fibre, proteine e sali minerali.
L’inulina e la vitamina C presenti nella radice la rendono un efficace diuretico e rinfrescante. In particolare l’inulina, un oligosaccaride composto da catene di fruttosio, favorisce la digestione, riduce la produzione di gas intestinali ed ha un effetto lassativo. Ha proprietà antisettiche ed antiinfiammatorie. Con le foglie e i fiori, lasciati in infuso, si prepara un colluttorio utile a combattere il mal di gola e le infiammazioni del cavo orale.
Alcune ricette
INSALATA FRESCA di RAPERONZOLO Condire i raperonzoli con sale, olio, aceto (o se si preferisce limone) e scaglie di grana. Se i raperonzoli sono di piccola taglia li si lasci interi.
INSALATA DI RADICI
Raponzoli, carote, ravanello, comprese le foglie; condire con un battuto di olio extravergine di oliva, aglio e prezzemolo tagliato finissimo e sale grosso.
RISOTTO con RAPERONZOLO
Con tre cucchiai d’olio d’oliva soffriggere 50 g di scalogno trito; una volta imbiondito, aggiungere 50 g di pasta di salame e lasciarla soffriggere qualche minuto. Bagnare con vino bianco, aggiungere 150 g di radici di raperonzolo (Campanula rapunculus) a cubetti, lasciare qualche minuto in cottura, aggiungere 300 g di riso e bagnare con brodo. A tre quarti di cottura aggiungere le foglie di raperonzolo; mantecare il risotto con parmigiano e burro. Guarnire con qualche fogliolina fresca di raperonzolo.
UOVA con RAPONZOLI e CACIOTTA
Per gustare il raffinato sapore del raponzolo alla maniera del tartufo, basta prendere una padella, vi mettete a scaldare un poco di olio extra vergine di oliva; poi vi rompete 3 o 4 uova lasciando cadere solo il bianco dell’uovo. Appena l’albume diventa bianco unitevi i piccoli pezzi di caciotta primo sale o di mozzarella e fate cuocere per 2 minuti. Unite anche i rossi dell’uovo, un pizzico di sale e 3-4 radici di raponzolo tagliate a rondelline sottili. A cottura ultimata spolverate le uova con un trito finissimo fatto con le foglie di raponzolo e servitele calde con del pane tostato irrorato con un filo di olio extra vergine di oliva.
MINESTRA con RAPERONZOLO
Utilizzare: Silene vulgarìs, Campanula rapunculus , Papaver rhoes e Crepis vesicaria o sancta. Pulire e scottare in acqua salata. Scolare, strizzare e tagliuzzare. In una pentola fare un soffritto di aglio, cipolla e carota; aggiungere le erbe, patate, fagioli (precedentemente lessati) e cavolo nero. Allungare con brodo vegetale. Si serve su fette di pane abbrustolite e con un filo d'olio d'oliva.
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